traumi infantili (english version included)

giovedì 29 luglio 2010

Pubblicato da Lydia 33 commenti


Non riesco a spegnere il forno, è più forte di me.
Ci saranno nonsopiùquanti gradi, eppure continuo a rimanere accozzicata a quella scatola vetrata incandescente.
Penso che questo mio attaccamento morboso, quasi patologico, derivi da un trauma infantile che ha condizionato enormemente la mia esistenza.
Chi è stata bambina negli anni 70 sa bene cosa fosse il dolceforno della Harper, l'oggetto del desiderio di chi non riusciva ad accontentarsi della Barbie.
Ebbene, ho desiderato quel giocattolo più di ogni altra cosa al mondo, ho pianto, mi sono disperata, ho fatto tragedie, mi sono attaccata alle tende come la Bertini, mi sono accasciata sui divani come la Garbo, e ho fatto gli occhi dolci come Shirley Temple, tutto inutilmente, mia madre diceva che il dolceforno era un giocattolo stupido, che cuoceva con una misera lampadina, che sarebbe stato più divertente usare il forno grande insieme a lei.
Ma a me del forno grande non importava, io anelavo al dolceforno, alla sua stupida lampadina e alle meraviglie che avrei potuto creare.
Insomma per paura che, oramai quasi quarantenne, qualcuno mi sottragga il mio giocattolo preferito, negli anni cresciuto, vi rimango avvinta come l'edera e mi tengo i miei 30 gradi in casa.

Stupidaggini a parte sto studiando un altro dei miei ultimi giocattoli preferiti "Sensations" di Philippe Conticini, ecco un ottimo bisquit alle mandorle (la sua ricetta originale è alle noci) per consumare degnamente qualche albume di troppo.



BISQUIT ALLE MANDORLE E LIMONE
ho diviso la dose originale per 4 e ho usato una teglia dal diam. di 16 cm

140 g di mandorle
38 g di zucchero al velo
50 g di burro
1 albume
buccia di 1 limone grattugiata

2 albumi
20 g di zucchero

Mescolare le mandorle tritate con lo zucchero al velo, aggiungere il burro pomata e mescolare, aggiungere l'albume e la buccia di limone grattugiata.

Nel frattempo mescolare a neve gli albumi con lo zucchero ed aggiungerlo delicatamente al composto di mandorle.
Imburrare una teglia dal diametro di 16 cm, versare l'impasto ed infornare a 180° per 15 minuti.
Aspettare qualche minuto prima di sformare e spolverare con zucchero al velo prima di servire.

Io l'ho coppato per servirlo a bocconcini


ENGLISH VERSION

CHILDHOOD TRAUMA

I cannot get to turn off my oven. It’s very hot, terribly, unprecendeted hot, but I keep on sticking to that red heat glassy box
I think that such a nearly pathogenic bond is to be ascribed to a childhood trauma which enormously affected my life.
Those who were little girls in the 70s perfectly know what ‘ Harper’s dolce forno’ was: the dream wish for those who did not make do with Barbie, only.
Well, I strongly longed for that toy , I cried and despaired . I had tantrums . But my mum said that ‘Dolce forno’ was a useless toy, just 'baking' with a stupid small lamp. She said I would have more fun baking with a real oven with her.
I did not care about a real, big oven , I only wanted ‘dolce forno’: I thought of all the wonders I could make!
Now in my 40s I am still afraid someone may steal ‘my beloved toy’ and so I clutch to it and I bear my current 30 Summer degrees Celsius in my flat!!
Leaving behind foolish things, here’s a very good almond bisquit by ‘Philippe Conticini’s Sensations’ (his original recipe using walnuts) in order to worthily use egg whites in case you had some left.

LEMON AND ALMOND BISQUIT
(16 cm diameter baking tray)

140 gr almonds (sweet, peeled)
38 gr icing sugar
50 gr butter unsalted
1 egg white
Lemon zest (grated)

2 egg whites
20 gr sugar

Blend the ground almonds along with icing sugar, add softened butter and mix, add the egg white and the lemon zest.
In the meanwhile beat the egg whites untill stiff and dry with sugar and gently pour into the almond mixture.
Grease a 16 cm diameter baking tray, pour in the mixture and bake (180°) for a quarter of an hour.
Let it stand into the oven before taking out of the baking tray and sprinkle with icing sugar before serving.
I used a pastry cutter to have small bites.

la CIBOULY' corporation presenta (english version included)

lunedì 26 luglio 2010

Pubblicato da Lydia 41 commenti


Signori e signore, a grande richiesta, per la gioia di grandi e piccini la CIBOULY’CORPORATION ha il grande piacere di presentare “ Fusilli col ferretto, questi sconosciuti” .

Dopo il grande successo di “Orecchiette ma senza dito” e “Minuicchi solo per San Giovanni”, ecco a voi la terza puntata della saga “Pastaie ad ogni costo”, l’avventura delle nostre eroine pugliocampane che in un torrido pomeriggio di fine luglio decidono di sfidare l’afa spossante e munite di ferro apposito e di ombrello smontato, si dedicano con cura e accanimento alla produzione dei fusilli con il ferretto.
L’avventura potrebbe risultare davvero molto difficile da portare a termine.
Nessuna zia o nessuna mamma da cui imparare stavolta, solo i ricordi di una treenne con un po’ di sangue cilentano e l’osservazione distratta di una suocera sicignanese.
Senza scoraggiarsi e senza perdersi d’animo le nostre eroine portano a termine felicemente la loro terza missione.

Stupidaggini a parte Ciboulette ed io ci siamo riviste per una nuova pasta session dedicata alla produzione del fusillo cilentano.
Io ricordo da bambina di averlo visto fare tante volte nel paese d’origine di mio nonno in Cilento/Vallo di Diano, Cibou ha una suocera che ogni domenica li prepara.
Ci abbiamo provato e come al solito ci siamo divertite.


Per la pasta
500 g di semola di grano duro
2 uova piccole
1 pizzico di sale
Acqua q.b. (circa 200 ml)

Stendere la pasta ad uno spessore di 3 mm, tagliare con il coltello dei rettangolini circa 3,5 x 1 cm e con l’apposito ferretto (io ho staccato un pezzo di un ombrello rotto) cominciare ad arrotolare dal lato lungo inferiore del rettangolo, poi arrotolare il ferro sulla pasta lentamente facendo una lieve pressione e allungare il fusillo.
Una volta formato si sfila lentamente.




ENGLISH VERSION

Ladies and gentlemen by popular demand, and for the joy of everyone : CIBOULY' CORPORATION is pleased to introduce to you all ‘FUSILLI CON IL FERRETTO’ (kind of fresh home made pasta shaped with an umbrella needle).

We were successful with ‘fingerless Orecchiette and Minuichi for Saint John only’ and now…here’s the third episode of ‘The pasta makers’ saga’.
It’s about the picaresque deeds of our heroines from Puglia and Campania.
They decided to cope up with a sultry weather afternoon during the end of July. They took out a needle from an umbrella and turned to work hard on fusilli.

Such an enterprise would be tough to accomplish.

This time we have no next of kins to learn from or to be trained by. There are only memories from a girl in her 30s with a little of Cilento roots and the absent minded observation by a sicignanense mother in law.

No need to lose heart , our heroines successfully push through their third ‘mission’.

Apart from kidding, Ciboulette and myself we met for a ‘new pasta session’dedicated to the ‘ Fusillo cilentano ‘ production.

When I was a child, I would quite often watch the preparation of fusilli in my grandfather’s home village ( Cilento/Vallo di Diano) and Ciboulette ‘s mother in law makes ‘fusilli con il ferretto’ on Sundays.


We had a go and we enjoyed (as usual!!)


PASTA

500 G. durum wheat semolina
2 small eggs
1 pinch of salt
Water

Knead the semolina with the eggs, a pinch of salt and pour into so much water in order to have an elastic, but firm dough.
Roll out the dough into 3 mm thickness sheet and cut out some 3,5x1 cm rectangles .
Start to roll ( with the umbrella needle) the d longer downward side of the rectangle. Roll the needle on the pasta sheet very slowly by slightly pressing and lengthen the fusillo.

Once shaped, take out the fusillo by slowly twirling around the needle.

se quest'estate per qualche motivo doveste ritrovarvi in Campania...(just in case you visited Campania)

giovedì 22 luglio 2010

Pubblicato da Lydia 30 commenti



Periodo di vacanze, periodo di w.e. in giro o al mare.
Giovanna ed io, sperando di farvi cosa utile e gradita, abbiamo colto l’occasione per rimettere mano a “campania ferax”, la raccolta di prodotti, produttori, ristoranti, insomma di tutte le eccellenze campane.
I produttori e i ristoranti naturalmente sono quelli che piacciono a noi, sono quelli dove la domenica compriamo i dolci, o dove andiamo a mangiare la pizza, o i nostri fornitori ufficiali di treccia, di mozzarella, di pasta o di olio, con qualche suggerimento di Arteteca, di Ciboulette e di Mafaldina e con le imperdibili traduzioni di Roberto.

Chiunque voglia dirci la sua o darci qualche suggerimento si senta libero di farlo, sarà benaccetto


English version

Annual leaves, weekends, wandering about …or piddling at the seaside .
We (Giovanna and myself) really hope you will enjoy ‘Campania ferax’, being a collection of products, restaurants and of all the best performing food activities in Campania.
We sorted out only the resorts, producers and restaurants we like.
They are the ones we buy cakes from on Sundays or we rely on for having pizza. They are also our mozzarella, mozzarella plait, pasta and oil official suppliers.
Arteteca, Ciboulette and Mafaldina also helped with such a job.
Everyone can express his or her own opinion or provide us with some suggestion.
Feel free to join and welcome!




Prodotti


(Products)



Frutta, ortaggi, legumi, verdure:

(Fruit, vegetables, legumes):



- Broccoletti neri (black broccoli)
- Carciofi di Paestum IGP(Paestum artichokes)
- Carciofo violetto di Castellammare(Castellammare artichoke)
- Castagne del prete (monk's chestnuts)
- Ceci di Cicerale (chickpeas from Cicerale)
- Cicerchia dei Campi Flegrei (kind of beans from Campi Flegrei)
- Fagioli di Controne (another kind of beans from Controne, Cilento)
- Fichi bianchi del Cilento DOP (white figs from Cilento - from protected origin production)
- Friariello o boccolo friariello (peculiar broccoli from Naples)
- Limone Costa d'Amalfi IGP (Amalfi Coast lemons)
- Limone di Procida (lemon from Procida)
- Limone di Sorrento IGP (lemon from Sorrento)
- Melannurca campana IGP ("Annurca" small sweet and sour apple)
- Nocciole di Giffoni IGP (nuts from Giffoni)
- Noci di Sorrento (IGP in fase di istruttoria ministeriale) (walnuts from Sorrento)
- Peperoncini verdi (small green peppers)
- Percoca col pizzo (particular kind of peach)
- Pere Mastantuono (Mastantuono pears)
- Pomodorino del piennolo del Vesuvio DOP (small "del piennolo" tomato from Vesuvius)
- Pomodorino giallo del piennolo (small yellow "del piennolo" tomato)
- Pomodorino di Corbara (small tomato from Corbara)
- Pomodoro di Sorrento (tomato from Sorrento)
- Pomodoro San Marzano dell'agro sarnese-nocerino DOP (San Marzano tomato)
- Torzelle vesuviane (peculiar broccoli from Vesuvius)
- Zucca lunga di Napoli (long pumpkin from Naples)



Olii:
(Oil:)

- Olio extravergine di oliva Irpinia - Colline dell'Ufita / Ravece (DOP appena conseguita)
("Irpinia - Colline dell'Ufita" extra-virgin olive oil, newly acquired Protected Origin Denomination)
- Olio extravergine di oliva Cilento DOP ("Cilento POD" extra-virgin olive oil )
- Olio extravergine di oliva Penisola Sorrentina DOP ("Penisola sorrentina POD" extra-virgin olive oil)
- Olio extravergine di oliva Colline Salernitane DOP ("Colline salernitane POD" extra-virgin olive oil)


Carni e derivati:
(Meat and side products:)

- Lardo, salumi, salsicce di Maiale nero casertano (Caserta’s black pig lard, cold cuts, sausages)

Formaggi e latticini:
(Cheese and dairy products:)

- Fiordilatte di Agerola (Agerola’s fresh fiordilatte cheese)
-Mozzarella di bufala campana DOP (POD Campania’s buffalo mozzarella cheese)
- Pecorino bagnolese (Sheep cheese from Bagnoli Irpino)
- Provola di bufala (Fresh buffalo provola cheese)
- Provolone del monaco DOP (POD "Del Monaco" provolone cheese)
- Ricotta di bufala DOP (POD Buffalo ricotta cheese)
- Ricotta di fuscella (Ricotta cheese in straw basket)
- Ricotta salata di Montella (Montella’s salted ricotta cheese)


Prodotti ittici:
(Sea products:)

- Alici di menaica (Presidio Slow Food) (menaica’s anchovies)
- Colatura di alici di Cetara (Cetara’s anchovies casting)
- Gamberetti di Crapolla (Crapolla's prawns)


Pasta e dolci:
(Pasta and pastry:)

- Pasta di Gragnano IGP (Gragnano's pasta)
-Torrone croccantino di San Marco dei Cavoti (IGP in fase di istruttoria ministeriale) (Crunchy nougat from San Marco dei Cavoti)


Pane:
(Bread:)

- Pane cafone (typical bread made with natural yeast)




Produttori
(Producers)



- Tenuta Vannulo (prodotti di latte di bufala da allevamento/agricoltura biologica: mozzarella, ricotta, provola, yogurt, panna, gelato)
(free range buffalo milk products : mozzarella, ricotta cheese, provola, yogurt, cream, ice cream)
- Casa Barone (pomodorini del piennolo in conserva e non, da agricoltura biologica)
(organic farming canned/fresh "del piennolo" small tomatoes)
- L'orto del Vesuvio (pomodorini del piennolo in conserva e passata)
(canned small "del piennolo" tomatoes – or tomato sauce)
- Cooperativa Nuovo Cilento (olio extravergine d'oliva Cilento DOP "Terre dei monaci")
(POD CILENTO ‘ Terre dei Monaci’ extra-virgin olive oil )
- Azienda agricola Michele Ferrante (fagioli di Controne) (Controne's beans)
- Azienda agricola Petrilli (olio extravergine d'oliva Ravece DOP)
(POD Ravece’s extra-virgin olive oil )
- Azienda agricola Hirpus (olio extravergine d'oliva Ravece DOP)
(POD Ravece’s extra-virgin olive oil )
- Azienda agricola "Il nido" (olio extravergine d'oliva Colline Salernitane DOP) (POD "Colline salernitane" extra-virgin olive oil)
- Azienda agricola Capolino Perlingieri (olio extravergine d'oliva di varietà Ortice o Ravece)
(Ortice and Ravece types of extra-virgin olive oil)
- Tommaso Salumi (salumi e insaccati di maiale nero casertano) (Caserta’s Black pig cold cuts and fillings – sausages etc-)
- Molino Caputo (farine di alta qualità) (high quality/performing flours)
- Azienda agricola Le Tore (Olio extravergine d'oliva Penisola Sorrentina DOP)
( "Penisola sorrentina"POD extra-virgin olive oil)
- Cav. Innocenzo Borrillo (Torroni "baci" di San Marco dei Cavoti)
(San Marco dei Cavoti’s hazelnut flavour nougats)
- MadreNatura agricoltura biologica (frutta, verdura) (organic fruit and vegetables)
- Caseificio Antonio Monda (latticini freschi) (fresh dairy products)
- Caseificio Benedetto De Gregorio (fiordilatte, ricotta, burro, provolone del monaco DOP) (very fresh, tender fiordilatte cheese, ricotta cheese, POD "Del monaco" Provolone cheese) - Schiazzano (Massa Lubrense) - tel. 081.8081823 – 338.1009955
- Caseificio delle rose - Corso Italia 27 - 80024 Cardito (NA) - tel: 081 8317707 (mozzarella di bufala, provola affumicata e ricotta) (buffalo mozzarella cheese, smoked provola cheese and ricotta)
- Azienda agricola Nicola Tancredi (olio extravergine d'oliva biologico, fagioli di Controne)
(organic extra-virgin olive oil, Controne’s beans)
- Pastificio Vicidomini (durum wheat dried pasta)
- Pastificio dei Campi (durum wheat dried pasta)
- Pastificio Setaro (durum wheat dried pasta)
- Pastificio Garofalo (durum wheat dried pasta)
- Nastro d'oro (limoncello e altri liquori artigianali) (lemon zest liqueur and other hand made liqueurs)
- Maida (sott'oli, confetture, conserve in genere dal Cilento) (in oil vegetables, jams and other canned produtcs from Cilento)
- Gay Odin (cioccolato in tutte le sue declinazioni) ( all kinds of chocolate)
- La tradizione (affinatori e produttori di formaggi, oltre che rivendita di prodotti tipici) (cheese producers and refiners, as wells as sales of typical products)
- Terra amore e fantasia (pomodori e carciofini violetti di Castellammare, freschi e in conserva) (tomatoes and Castellammare artichokes)



Ristoranti

ma anche bar, rosticcerie, gelaterie, cibo di strada...
(Restaurants, bars, rotisseries, ice cream parlours, eating on the run)



Pasticcerie:
(Pastry shops, confectioners:)

- Dolceria Antico Portico - Amalfi (SA)
- Antico forno F.lli Attanasio - (celeberrime sfogliatelle) - Napoli
- Pasticceria Ratto - Frattamaggiore (NA) - tel: 0818805356
- Pasticceria Pasquale Marigliano - San Gennariello di Ottaviano (NA)
- Bar Pasticceria Romano - Corso Italia 49 - Meta di Sorrento (NA) - tel: (+39) 0818786227
- Pasticceria Pansa - Amalfi (SA)

Gelaterie:

(Ice cream parlours:)

- Remy Gelo - Via Galiani 29 - Napoli - tel: 081667305
- Chalet Ciro - Napoli
- Gabriele - Vico Equense (anche vendita di prodotti tipici)
- Aloha - Mirabella Eclano (AV)
- Gay Odin - (Solo nel negozio di Via Benedetto Croce 61) - Napoli


Pizzerie:(Pizza:)


- Antica pizzeria da Michele - Napoli
- Pizzaria La notizia - Napoli
- Starita - Napoli (più per gli "sfizi" a base di pasta per pizza) ( recommendend much more for ‘whims’ made of pizza dough)


Ristoranti:
(Restaurants:)

Costiera sorrentina:
(Sorrento coast:)

- La torre del saracino - Marina d'Equa, Vico Equense (NA)
- Il buco - Sorrento (NA)
- L'antica trattoria - Sorrento (NA)
- La conca - Meta di Sorrento (NA)
- Da Francesco - Massa Lubrense (NA)

Costiera amalfitana:
(Amalfi coast:)

- La caravella - Amalfi (SA)
- Acquapazza - Cetara (SA)
- Hostaria Bacco - Furore (SA)

Napoli e provincia:
(Naples and district:)

- Radici - Napoli
- L'ebbrezza di Noè - Napoli
- Vadinchenia - Napoli
- Napoli mia - Napoli
- La chiacchierata - Napoli
- Taverna Estia - Brusciano (NA)
- Viva lo re - Ercolano (NA)
- Abraxas - Lucrino - Pozzuoli (NA)
- La catagna - Bacoli (NA)
- La lanterna - Somma Vesuviana (NA)
- Sud - Quarto (NA)
- Anhelo - Napoli (un caffè/bistrot)
- Feudi di San Gregorio Wine Bar - Nola (NA)

Avellino e provincia:
(Avellino and district:)

- Oasis - Vallesaccarda (AV)
- Taberna Vulgi - S. Stefano del Sole (AV)
- Marennà - Sorbo Serpico (AV)

Salerno e provincia:
(Salerno and district:)

- Casa del nonno 13 - Sant'Eustachio di Mercato San Severino (SA)
- Le cinque porte - Penta di Fisciano (SA)
- Il ristoro degli angeli - Salerno

Isole
(Islands:)


- Trattoria Il Focolare - Barano d'Ischia (NA)
- Il melograno - Forio d'Ischia (NA)
- Umberto a mare - Forio d'Ischia (NA)
- Un attimo diVino - Ischia (NA)
- Dal pescatore - Via Sant'Angelo 96 - Sant'Angelo - Ischia (NA) - tel.: 081 999206
- L'olivo - Anacapri (NA) (Oliver Glowig non è più lo chef dell'Olivo, quindi la segnalazione va verificata)
- Il riccio - Anacapri (NA)

Rosticcerie, snack, cibo da strada:
(Rotisseries, snacks, eating on the run:)

- L'oasi - Vico Equense (NA) - celeberrimi i saltimbocca, plurimitati: sandwich di pasta da pizza. (very famous ‘saltimbocca’, widely imitated : they are stuffed sandwiches made of pizza dough)
- La padella - Napoli - raccomandatissima la crostatina di maccheroni (higly recommended macaroni pie)
- Moccia - Napoli - buona rosticceria, soprattutto le pizzette (good rotisserie, delicious baby pizzas)
- Friggitoria Vomero - Napoli - da ricontrollare: ci manco da una vita, ma è un mito (better to check as I have not been there for ages. It was excellent!!!)
- Rosticceria Capozzi - 80069 Seiano (NA) - Corso Caulino 9 - tel: 081 8028026
- Pizzeria Di Matteo - Napoli - per le frittatine di maccheroni e le pizze fritte (worth a visit for macaroni omelettes and fried pizzas)

ladies and gentlemen, papàtzatziki (english version included)

lunedì 19 luglio 2010

Pubblicato da Lydia 36 commenti


Continuo a fare la figlia di famiglia e a vivere di rendita, anche stavolta non la mia di rendita.
Dopo il baccalà di mammatzatziki, ecco lo spaghetto con gli zucchini alla Nerano di papatzatziki.
La prima ricetta di papàtzatziki ha una storia ambientata in una baia nel golfo di Salerno, tra la penisola sorrentina e la costiera amalfitana, Nerano per l’appunto.
Venendo dal mare, appena “svoltata” la Punta della Campanella (che separa il golfo di Napoli da quello di Salerno), subito dopo l’area naturale della Baia di Jeranto, oggi di proprietà del Fai, e subito prima di quella di Recomone, si è accolti da questa suggestiva e rassicurante cala che ospita una delle poche spiagge della zona, da sempre meta di un turismo di nicchia.
Nerano è da anni famosa per i ristoranti sulla spiaggia che servono i famigerati spaghetti con gli zucchini, che io frequentatrice dei luoghi sin da bambina, ho cominciato a mangiare praticamente subito dopo lo svezzamento.
Non tutti sanno che la leggenda vuole che lo spaghetto con lo zucchino sia stata un’invenzione dei primi anni ‘50 del principe Pupetto di Sirignano, che con il suo motoscafo faceva spesso irruzione a Nerano dalla vicina Capri, nella cucina del ristorante “Maria Grazia”.
Si racconta che il principe, cuoco per diletto, abbia improvvisato questa pasta a base di zucchini fritti e formaggi vari, gettando nel panico gli addetti alla cucina del ristorante, alla richiesta del parmigiano, formaggio poco usato nella zona.
Questa di papà non ha la pretesa di essere la versione originale, ben custodita nelle cucine dei ristoranti di Nerano, ma ne è un’interpretazione di tutto rispetto.

Per la cronaca, il ristorante da “Maria Grazia” ha da un po’ di tempo dimenticato gli antichi fasti, servendo uno spaghetto con lo zucchino non più all’altezza del principe di Sirignano.

P.S.: Parlando con la mia amica Giovanna ci siamo rese conto che avremmo pubblicato la stessa ricetta lo stesso giorno. Ormai ci leggiamo nel pensiero...


SPAGHETTI AGLI ZUCCHINI ALLA NERANO
Per 4 persone
400 g di spaghetti
1 kg di zucchine
Olio per friggere
80 g parmigiano grattugiato
50 g provolone di sorrento (detto bebè)
20 g provolone del monaco
Basilico
Pepe
20 g di burro

Friggere gli zucchini a rondelle e metterli in un capace tegame con il burro, metà dei formaggi grattugiati e il basilico spezzettato con le mani.
Lessare al dente gli spaghetti in abbondante acqua salata e tenere da parte qualche mestolo di acqua della cottura.
Versare la pasta appena scolata nel contenitore con le zucchine e i formaggi e mescolare velocemente e abbondantemente aiutandovi con un po’ di acqua della cottura (bella calda mi raccomando).
Continuate velocemente ad aggiungere i formaggi grattugiati senza mai smettere di mescolare.
Solo se necessario mettere il tegame sul fuoco.
Vedrete che si creerà una bella e gustosa cremina.
Una macinata di pepe e ancora qualche foglia di basilico e il gioco è fatto

P.S.
L’aggiunta del provolone del monaco è un vezzo di mio padre, non penso sia presente nella ricetta originale.

P.S. 2
Essendo gli zucchini i protagonisti di questo piatto la riuscita del piatto dipenderà molto dalla loro qualità



ENGLISH VERSION

I’ll keep on being spoiled and resting on my laurels, even if they are not mine.
After mum Tzatziki’s marinated cod, here’s Dad Tzatziki’s spaghetti with zucchini(The Nerano’s way).
Dad tzatziki’s first recipe dates back to a story which is set in a bay- in Salerno’s bay-, between Sorrento’s peninsula and Amalfi’s coast.: Nerano.
If you are driving from the seaside , once you turn ‘ la punta della campanella’ ( a headland separating Naples’ Gulf from Salerno’s), such a wide, reassuring creek welcomes you with one of the few beaches selective tourists are particularly fond of.
Nerano is just past Jeranto’s bay natural area, - now belonging to FAI (Italian Environment Fund)- and just before Recomone’s.
Nerano has always been famous because of its restaurants on the beach dishing up the famous ‘spaghetti con zucchini”which I started to fully enjoy just after my weaning!
According to the legend, spaghetti with zucchini was invented by Prince Pupetto di Siringano in the early 50s.He used to burst on the scene to Nerano from nearby Capri by his rush boat and sneak into ‘Maria Grazia’ restaurant kitchen.
The Prince was an amateur cook and seemed to have improvised this fried zucchini and cheese based dish. The kitchen staff was in a panic when the Prince asked for Parmesan which was very little used in that area.
My dad’s recipe does not buck to be the original version, being secretely kept in Nerano’s restaurants, but it’s a noteworthy interpretation.
Just to let you know: ‘Maria Grazia’ restaurant seems to have forgotten the ancient splendour: nowadays their spaghetti with zucchini is not up to Prince of Sirignano any longer.

SPAGHETTI WITH ZUCCHINI (NERANO’S WAY)

4 Servings

400 gr spaghetti
1 kg zucchini
Frying oil
80 gr grated Parmesan
50 gr Provolone cheese ( a kind of cheese with a slightly smoked flavour sweet or sharp)
20 gr Del Monaco Provolone cheese( another kind of provolone cheese slightly seasoned )
Basil
Pepper
20 gr butter unsalted


Deep-fry the rounded-sliced zucchini and put them in a large pan with butter and half of the three kinds of grated cheese and basil - you should break the basil leaves into pieces with your hands-

Simmer spaghetti (al dente) in salted abundant boiling water and set aside a couple of ladles of the water.
Pour the freshly drained spaghetti in a bowl along with zucchini and the cheese and quickly mix adding some of the boiling water which was set aside.

Keep on sprinkling the grated cheese and do not stop mixing.

A nice, tasty cream will turn up.

Add some freshly ground pepper along with some more basil leaves and ….that’s it!!!

PS

Del Monaco provolone cheese is my Dad’s quirk but I don’t think it’s in the original recipe.

PS2

Zucchini are the main ingredient of this recipe, therefore the good outcome does strictly depend on their quality.

figlia di famiglia (english version included)

giovedì 15 luglio 2010

Pubblicato da Lydia 28 commenti


Ogni tanto è bello tornare a fare la figlia di famiglia, per qualche giorno non pensare alla lavatrice, ai panni da stirare, e neanche alla cucina. E’ come essere in vacanza senza esserlo.
Quanto segue non è farina del mio sacco, ma di quello di mia madre.
Un modo diverso per mangiare il baccalà come stuzzichino o come antipasto, veloce, non eccessivamente elaborato ed impegnativo, ma buono davvero, anche per chi non ama eccessivamente il baccalà, perché, credetemi, non sa tanto di baccalà.

Una piccola precisazione a Napoli il mussillo è il filetto del baccalà, la parte dorsale, quella più alta per intenderci. La stessa parte dello stoccafisso (stocco) già ammollata è detta coroniello.

P.S.
Oggi approfitto del mio poliglotta socio, che vanta al suo attivo 4 lingue più l'italiano, per sperimentare la versione in inglese del post.
Quando e se Roberto avrà tempo potremo godere delle sue traduzioni.



BACCALA’ MARINATO
300 gr di mussillo (filetto di baccalà)
2 bicchieri di aceto bianco
1 bicchiere d’acqua
Olio
Limone
Peperoncino
Prezzemolo tritato
Menta tritata

Tagliare (o far tagliare da chi ve lo vende) nel senso dell’altezza il filetto a pezzi di uno spessore di circa ½ cm.
Adagiarli in un contenitore, versare l’aceto e l’acqua e far marinare per 1 ora circa in frigorifero.
Scolare il baccalà e tamponarlo con della carta assorbente, adagiarlo in un piatto e condire con olio, peperoncino, il succo di un limone, il prezzemolo e la menta.
Tenere in frigo per un’oretta e portare a tavola

P.S.
Forse avrete notato, o forse anche no, che tra gli autori di tzatziki non compaiono più Giovanna, Lisa e Daniela.
Tranquilli, nessuno screzio, siamo sempre amici, solo un gentile omaggio da parte loro a me e Roberto.
Continueremo ad agire congiuntamente come abbiamo sempre fatto.


ENGLISH VERSION

Now and then, it’s so nice to plunge back into one’s origin family.
As far as I am concerned, I feel so beautifully ‘mollycoddled’and so lovely spoiled…
I don’t have to deal with the washing machine, no ironing and no cooking either! It’s just like to be on holidays and not be aware of being…
This recipe is not the sweat of my brow but my mum’s.
It’s about a different , smooth way of eating cod as a starter or as a snack. This recipe is also devoted to those who are not so keen on cod as the final taste is not that strong and does not recall cod too much.
In order to point out: ‘mussillo’ is the cod fillet (its rear part) - the thickest one – and the same part of dried cod (stockfish) when soaked is called ‘coroniello’.

MARINATED COD

300 GR MUSSILLO ( DRIED COD SOAKED)
2 GLASSES OF WHITE VINEGAR
1 GLASS OF WATER
OIL
LEMON
RED HOT PEPPER
FRESHLY GROUND PARSLEY LEAVES
FRESHLY GROUND MINT LEAVES


Cut heigthwise the fillet into ½ cm thickness pieces . Lay them in a tray, pour vinegar and water and marinate in the fridge for about 1 hour.
Drain the cod and dry it with some paper towel, lay it in a plate and season with oil, red hot pepper, lemon juice , parsley and mint.
Let it rest for about 1 hour and serve.

You may have found out that Giovanna, Lisa and Daniela are not among this blog’s authors any more.
No ding-dongs, we are still steady friends, it’s just a polite ‘gift’ to Roberto and myself .
We’ll keep on jointly acting as we have always done.

Venite a colazione da noi? (desayuno en Ibiza)

lunedì 12 luglio 2010

Pubblicato da robertopotito 32 commenti

E' proprio vero che le cose più semplici sono le migliori. Le fette biscottate sono state fra le prime preparazioni nelle quali mi avventurai quando cominciai a panificare.
Avendo trascorso quasi un mesetto ad Ibiza, di cui vi avevo già ampiamente parlato l'anno passato ed avendo a disposizione un forno elettrico vetusto e mal funzionante, non ho, ovviamente, resistito al mio solito, insano impulso per la gioia dei miei vicini di casa ed amici.




Ecco la ricetta:

FETTE BISCOTTATE ARTIGIANALI AL PROFUMO DI MIELE ED ARANCIA

Ingredienti

500 grammi di farina di frumento 0
10 grammi di lievito di birra molto fresco
80 grammi di burro morbido
250 grammi circa di latte fresco intero a temperatura ambiente
2 cucchiai di miele possibilmente dal sapore più neutro possibile
2 cucchiai rasi di zucchero a velo possibilemte non vanigliato
1 cucchiaio di malto di farro oppure di orzo in polvere oppure liquido
scorza di arancia grattugiata (evitando la parte bianca)
1 pizzico di sale

ESECUZIONE

Preparate un piccolo impasto con il lievito, il malto, 200 grammi di farina e 150 grammi di latte . Non lavoratelo eccessivamente e ponetelo a riposare al coperto in una terrina per circa 2 ore.
Riprendete l'impasto ed aggiungetevi la rimanente farina, il burro lavorato a crema assieme allo zucchero ed unite gradualmente il latte fino ad ottenere un impasto morbido ed elastico.
Solo quando sarete giunti al termine dell'impastamento, aggiungete il miele insieme con la scorza di arancia ed il pizzico di sale.
Ungete l'impasto ottenuto con un pò di burro e ponetelo in uno stampo da pancarré, chiudete il coperchio, lasciandone aperta una piccola parte per controllare lo stato della lievitazione.
A lievitazione avvenuta, togliete il coperchio dallo stampo e mettete in forno a 190° per almeno 45 minuti.
Estraete dal forno, sformate e ponetelo su di una gratella fino a completo raffreddamento.
Dopo circa 4 ore, tagliate a fette non troppo sottili e fate gratinare dolcemente sotto al grill. oppure, se volete ottenere una doratura meno accentuata e più uniforme, infornate le vostre fette a 150° per qualche minuto (questa è la doratura che preferisco).

Osservazioni: per questa preparazione, non è necessario lavorare eccessivamente l'impasto; quindi potrete eseguire questa ricetta anche in pieno ferragosto, visto che il dispendio di energia fisica é del tutto trascurabile.Immediatamente prima della cottura. é importante togliere il coperchio dello stampo per ottenere nel corso della cottura l'effetto mostrato in fotografia.
Potreste consumare le vostre fette biscottate artigianali con questa marmellata veramente squisita.

ieri mattina

giovedì 8 luglio 2010

Pubblicato da Lydia 27 commenti


Mercoledì 7 luglio
Ore 8.00 squilla il telefono "tutto bene? è successo qualcosa?"
Ore 8.15 sms -embè?? dov'è finito il post di oggi? :-0 -
Ore 8.30 mail "Cara Lydia, stamattina sono entrata in tzatziki, come ogni lunedì, mercoledì e venerdì, e non ho trovato il post. Spero non sia successo nulla".
Voglio rassicurare tutti: godo di ottima salute, la casa è ancora in piedi e il naviglio non è esondato, fa solo molto caldo ed ho davvero poca voglia di cucinare.
Elvira, non mi sono melodrammaticamente e romanticamente issata sul tavolo della cucina gridando "oh capitano, mio capitano", nessun ammutinamento rivoluzionario, sto solo adattando la mia maniacale metodicità al clima di questi giorni.
Anzi ne approfitto per dirvi che lunedì troverete una ricetta di Roberto che è più fresco e riposato di me, visto che si è ciaciato un mese ad Ibiza, chellopossino.

Eccovi una ricetta veloce e semplice per utilizzare le fantastiche pesche saturnine prese al mercato di Papiniano, sempresialodatoilmercatodipapiniano.



MOUSSE DI PANNA CON PESCHE SPADELLATE E CRUMBLE AL MAIS

Per la mousse di panna
75 g di panna montata
30 g di zucchero
1 albume
25 g di acqua
2 g di gelatina

Preparare la meringa all'italiana: mettere lo zucchero in un pentolino e bagnarlo con l’acqua, mescolando con un cucchiaio per inumidirlo tutto. Rimuovere dai bordi del pentolino con un pennello umido lo zucchero che si fosse attaccato alle pareti. Portare ad ebollizione e lasciar cuocere fino alla temperatura di 121°. Intanto montare a neve ferma gli albumi. Quando lo zucchero è pronto farvi sciogliere la gelatina precedentemente ammollata in acqua fredda e poi strizzata e mescolare velocemente. Versare il tutto a filo sugli albumi continuando a montare, poi diminuire man mano la velocità continuando a sbattere fino a raffreddamento.
Montare la panna e mescolarla delicatamente alla meringa all'italiana.

2 pesche saturnine tagliate a pezzetti e spadellate con un goccio di limoncello

Per il crumble al mais tostato (già usato qui)
50 g di burro freddo
80 g di farina di mais fioretto tostata in un padellino antiaderente
30 g di zucchero semolato

Mettere tutti gli ingredienti in una ciotola capiente e lavorare grossolanamente con i polpastrelli formando delle briciole. Far riposare in frigo.
Infornare a 180° per 10-15 minuti

Ricoprire il fondo di un bicchierino con un cucchiaio di pesche, versare la mousse di panna e completare con le briciole di crumble

tortiera si, tortiera no

lunedì 5 luglio 2010

Pubblicato da Lydia 28 commenti

Questo post è stato frutto di una lunghissima e tormentatissima battaglia interiore.
Due Lydia hanno strenuamente combattuto e si sono scontrate senza esclusione di colpi alcuna e fino all'ultimo sangue.
Una Lydia intransigente e un po' snob considerava quasi offensivo per chi la legge pubblicare questa ricetta così semplice e diffusa, l'altra più elastica e aperta, e diciamolo anche più simpatica, pensava che questo post potesse essere un reminder, una sorta di post it sul frigo per ricordare un modo sempre buono per cucinare le alici, come gliele faceva nonna Livia quando era bambina.
Immaginatene i dialoghi interiori: "se io fossi un avventore di questo blog penserei che ci manca solo che tu dia la ricetta del riso all'olio".
"Mammamia e cumm sì pesante - rispondeva l'altra - sì nù chiumm, mica si possono pubblicare solo idee strambe o piatti costruiti". (ndr per i non napoletani 'o chiumm' è il piombo, elemento noto per il suo elevato peso specifico)
Se la ricetta della alici in tortiera è qui avrete capito chi ha avuto la meglio.



ALICI IN TORTIERA

per 4 persone
500 g di alici
olio extra vergine d'oliva
mollica di pane secco grattugiata grossolanamente
1 limone grande
prezzemolo (se piace, io non lo metto)

Pulire e spinare le alici ed aprirle a libretto.
Prendere una teglia ed olearla, disporvi uno strato di alici, irrorare con un filo d'olio e poi fare una spolverata di mollica.
Fare un secondo strato di alici, versare il succo di limone, un filo d'olio e poi la mollica (la mollica in ultimo altrimenti si spugnerà troppo).
Infornare a 180° per un quarto d'ora circa

il tempo delle ultime fragole

venerdì 2 luglio 2010

Pubblicato da Lydia 22 commenti


Per me le fragole sono sempre state una sorta di frutto proibito, le adoro, ma in casa mia sono spesso state guardate con sospetto.
Tutta colpa di mio padre che non le ama. Lui dice, a ragione, che le fragole sono porose e non si sbucciano e quindi tutto quello che assorbono (anticrittogamici nella migliore delle ipotesi) finisce nei nostri stomaci. Per decenza vi risparmio i dettagli. Insomma mi aveva fatto passare la voglia di mangiarle.
Poi qualche anno fa nella mia vita è entrata Ciboulette che ha cominciato a parlarmi e a decantarmi le fragole di Policoro, io l’ho sempre ascoltata con grande invidia, visto che le fragole di Policoro mai le avevo viste e a Policoro mai c’ero stata.
Martedì al mercato di Papiniano una folgorazione: 2 cestini di fragole di Policoro a 2 euro.
Accidenti, finalmente delle fragole, non fragoloni, non fragoline, non so perché la fragola sembra essere una specie in via d’estinzione, oramai sono tutte oni o ine.
Ovviamente i 2 cestini a 2 euro me li sono portati a casa.
Ecco un bicchierino semplice e veloce, un dessert estivo, ispirato a Philippe Conticini.



BICCHIERINO DI FRAGOLE ED OLIO D'OLIVA CON STREUSEL ALLE NOCCIOLE

Per il composto di fragole al limone
100 g di fragole
25 g di zucchero di canna
il succo di 1 limone

Sminuzzare con una forchetta le fragole, aggiungere lo zucchero ed il succo del limone

Per il cioccolato croccante
100 g di cioccolato al latte
1 manciata di riso soffiato

Fondere il cioccolato a bagnomaria, aggiungere il riso soffiato e tenerlo al caldo.

Per lo streusel alle nocciole
50 g di burro
50 g di zucchero di canna
60 g di nocciole in polvere
50 g di farina
2 pizzichi di fleur de sel

Mescolare le polveri (farina, nocciole, zucchero e sale), aggiungere il burro a pezzetti e lavorare il composto con i polpastrelli fino a formare delle briciole.
Sistemare su una teglia ricoperta da carta forno ed infornare per una decina di minuti a 180 gradi.
Tenere da parte.

Olio extra vergine d'oliva

100 g di fragole fresche

Montaggio del bicchierino:
versare il cioccolato croccante ancora caldo sul fondo del bicchierino per 1 cm di altezza.
Aggiungere nell'ordine: 2 cucchiaini di composto di fragole, 1 filo d'olio extra vergine d'oliva, 1 cucchiaino di fragole fresche a pezzetti e briciole di streusel